lunedì 10 maggio 2010

Basta poco per cambiare (2): la casa dell'ACQUA

SONO SEMPRE DI PIÙ LE CASE DELL’ACQUA!

L’acqua potabile è un diritto essenziale per la vita. L’Acqua dovrà essere difesa, in quanto bene essenziale, prezioso ed indispensabile alla collettività.

Con 196 litri ad abitante, l'Italia è il terzo consumatore mondiale di acqua in bottiglia, primo in Europa. Questi consumi così elevati comportano un enorme impatto ambientale, lo scorso anno in Italia sono stati raccolti 6 miliardi di bottiglie di plastica. A questo bisogna aggiungere i 300mila Tir che ogni anno attraversano la penisola per trasportare la sola acqua in bottiglia.

Queste abitudini sono spesso immotivate: in particolare nel nostro territorio l'acqua di rete, quella prelevata dagli acquedotti cittadini, che arriva ai rubinetti di casa, è di ottima qualità. Sicura, perché garantita da rigorosi controlli periodici, svolti dai laboratori delle aziende che gestiscono il servizio idrico e dalle ASL. L'acqua del rubinetto è inoltre più comoda di quella in bottiglia, perché arriva direttamente nelle nostre case, più sostenibile perché non comporta la produzione e lo smaltimento di plastica ed è a km 0, più economica: un metro cubo di acqua del rubinetto, cioè mille litri, costa poco meno di un euro.

Da tutte queste considerazioni è nato il progetto Case dell'Acqua: punti di distribuzione di acqua naturale e frizzante prelevata dall'acquedotto. Le Case dell'acqua sono nate per far conoscere il valore della risorsa acqua, la qualità dell'acqua del rubinetto, il lavoro delle aziende pubbliche per garantire un servizio per niente scontato.

Molti i Comuni della zona che hanno già installato i distributori d’acqua naturale ed anche frizzante, Caronno Pertusella ha da poco inaugurato la sua Casa dell’Acqua.




Quando l’Amministrazione Comunale di Origgio offrirà questa opportunità ai suoi abitanti?




Sia la gestione delle reti acquedottistiche che l'erogazione del servizio idrico dovranno essere mantenuti in capo all'Amministrazione pubblica, così da difendere l’acqua da ogni rischio di speculazione connesso alla privatizzazione, anzi, dovrà essere rinnovato ogni impegno economico e progettuale dell’Amministrazione locale per la sua tutela.

L'ambiente in cui viviamo è una risorsa insostituibile, da tutelare e da preservare con azioni mirate e coerenti. Occorre operare in questa direzione, sia in termini di concrete misure di tutela ambientale, sia in termini di sensibilizzazione e informazione.
La Casa dell'Acqua è un'opportunità in più, che ci consentirà di bere una buona acqua, risparmiando ed abbattendo la produzione di rifiuti.

Il ritorno alle forme tradizionali di distribuzione e vendita fanno bene all’ambiente: il distributore automatico, infatti, permette di non avere più contenitori vuoti da smaltire, in quanto i clienti utilizzano i propri, che possono comunque anche acquistare in automatico, sia in plastica che in vetro.

Il Comune deve valutare le possibilità di dotarsi dello stoccaggio di acqua riciclata per le fabbriche e per l’irrigazione (che si prende il 60-70 per cento dei consumi). Lo hanno fatto i Comuni più seri e attenti all’ambiente i quali registrano infatti la virtuosa catena di tariffe non stracciate, consumi privati mediamente più bassi, buona efficienza della rete idrica e disponibilità di acque riciclate o comunque non potabili per usi produttivi.

Questo è un modo molto concreto di valorizzare il servizio di distribuzione pubblico dell’acqua organizzato dal Comune di Origgio.

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