venerdì 14 gennaio 2011

Via libera ai referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento.

Per l’acqua privata, le centrali nucleari e legittimo impedimento sceglieranno i cittadini.

A questo punto si andrà a votare senz’altro,tra aprile e giugno dice la legge. Esistono due sole possibilità di evitare il voto popolare: che la legislatura cada prima o che le leggi vengano modificate in Parlamento. Le elezioni anticipate l’unica incognita che può rinviare la consultazione.

Saranno gli italiani a decidere se vogliono che l’acqua resti un bene pubblico e non gestito da aziende private, con relativi profitti. E se vorranno o meno avere una centrale nucleare, magari vicino a casa, per cercare di risolvere l’eterno problema dei costi dell’energia. Gli italiani si pronunceranno, una volta per tutte la legge, sul legittimo impedimento, lo scudo giudiziario che mette Berlusconi al riparo dai tre processi milanesi almeno fino a ottobre 2011.

La Corte Costituzionale ha ammesso i quesiti referendari su acqua, nucleare e legittimo impedimento.

Si conclude con un successo totale il cammino avviato nei primi mesi del 2010 dai comitati promotori «L’acqua non si vende» e dai comitati per il no al ritorno del nucleare.

Un cammino lungo avvenuto nella quasi totale indifferenza dei grandi mezzi di comunicazione, soprattutto le tivù, che hanno ignorato le ragioni di una raccolta di firme che ha attraversato tutto il paese superando il milione di adesioni. Un cammino che continua per portare a votare 25 milioni di italiani e raggiungere il quorum;

In ogni caso su acqua, nucleare e legittimo impedimento a primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale come l’acqua.

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