domenica 26 maggio 2019

Se non scegli, vai in mano alla folla.... e la folla sceglie sempre Barabba!


"Vi dico due cose, due nemici che ha la costituzione: i due nemici sono l'indifferenza alla politica, cioè il disinteresse alla politica e il non voto.
Voi mi direte: Benigni, con questi tempi che corrono ci vieni a dire di rispettare la politica?
No, infatti. Io non vi dico di rispettarla, vi dico di amarla. Di amare la politica. E' la cosa più alta del pensiero umano per costruire la nostra vita insieme. Per organizzare la pace, la serenità e il lavoro. C'è solo la politica, non è che c'è un'altra scienza. E chi se ne occupa lo sa.
Quindi vi dico di amare la politica. Non avere interesse per la politica è come non avere interesse per la vita.
- Non mi interessa niente.
- Ma come non ti interessa la politica?
Allora vuol dire che non solo non ti interessa la tua vita. Non ti interessa nemmeno quella di tuo figlio. Se andrà a scuola, se avrà un buon insegnamento, se s'ammala se sarà curato, se si sposerà, se troverà un lavoro.
- No, non mi interessa. Fate voi.
- Fate voi? La vita di tuo figlio? La tua? Questa è la politica. Organizzare la nostra vita. La costruzione della nostra vita. Coloro che hanno scritto queste cose che noi sentiremo erano politici. Uomini di politica, che si occupavano di politica dalla mattina alla sera. E hanno scritto una cosa immensa, grandiosa, che ci salva. Queste sono le cose straordinarie. Per questo bisogna interessarsene. Mica tanto dalla mattina alla sera. Ma è la nostra vita. Disprezzare la politica è come disprezzare se stessi. E non bisogna confondere l'istituzione con chi la rappresenta in quel momento. Ci sono dei politici tremendi. Se un padre schiaffeggia un figlio dalla mattina alla sera non è la paternità orribile. La paternità è meravigliosa. E' quel padre che è orribile. Ci sono dei politici che non amiamo, ma non sono tutti uguali. Anche quelle sono frasi tremende.
Quando si dice i politici sono tutti uguali facciamo un grandissimo favore ai cattivi, ai disonesti, agli stupidi. Perché è come se non li avessimo riconosciuti. Loro ne godono.
Ah, non ci ha visti nessuno, vieni pure tu. Qui non si accorge di niente nessuno. Siamo tutti uguali. terribile. Alimentiamo questo.
Il secondo nemico della costituzione e del nostro vivere insieme ordinatamente e serenamente è il non voto. Votare, Votare. E' l'unico strumento che abbiamo. Ma per arrivare al voto ci sono volute migliaia di persone morte per non dire milioni. Per darci la possibilità di esprimere ciò che noi desideriamo. C'è sempre la differenza. Anche tra due terribili ce n'è sempre uno meno peggio. Guardate che ognuno di noi ha più potere di quel che pensa sul mondo. Ognuno di noi porta il suo contributo invisibile ma concreto verso il bene o il male. Verso il giusto o l'ingiusto. Piccolissimo ma c'è. La cosa più terribile è chiamarsi fuori. Non votare.
Voi direte, Benigni io faccio quello che mi pare.
La Costituzione è stata scritta proprio per la libertà. Ma c'è un articolo sul voto è come se dicesse: ti diamo tutte le possibilità, ma non ti tirare fuori! Anche se sbagli e voti una cosa sbagliata mi dai a me la possibilità di combatterti. Di dire guarda non sono d'accordo. E organizziamo la nostra vita. Ma se ti tiri fuori è terribile. E' terribile. E' come Ponzio Pilato. Vai in mano alla folla.
E la folla sceglie sempre Barabba. Sempre." 

Roberto Benigni, da "La più bella del mondo" (Lettura della Costituzione Italiana)




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