lunedì 1 agosto 2011

CASE DELL'ACQUA?









CASE DELL'ACQUA: OK DELLA REGIONE ALLA PROPOSTA DEL PD
Approvato l'emendamento che assicura i finanziamenti necessari alla realizzazione.
Santantonio: "Ci sarà notevole risparmio per la comunità" Centinaia di case dell'acqua distribuite in tutta la Lombardia. Sta per diventare realtà per i comuni lombardi la nuova frontiera del risparmio abbinato alla salute e alla tutela dell'ambiente.
Il Consiglio regionale ha approvato mercoledì, durante la seduta d'aula concernente la discussione sull'assestamento di bilancio, un emendamento che si propone di assicurare i finanziamenti necessari alla realizzazione dei progetti delle case dell'acqua. Il Pd chiedeva che la voce "Risorse idriche" fosse incrementata di un altro milione di euro: l'assessore regionale al Bilancio Colozzi ha confermato che saranno messi in capitolo 800mila euro.
"Questo significa centinaia di case dell'acqua in tutta la Lombardia", dichiara soddisfatto Fabrizio Santantonio, primo firmatario del documento approvato .
Con il contributo approvato in Consiglio si potranno fare dei bandi per aiutare e sostenere la costruzione e la gestione di nuovi punti acqua sul territorio regionale in modo da avorire e supportare gli enti locali, i consorzi e gli Aato nella promozione di questa importante iniziativa - spiega Santantonio -. Si tratta di un'operazione di grande valore perché contribuisce a implementare il consumo e la cultura dell'acqua pubblica, a portare un risparmio notevole per le famiglie che spendono centinaia di euro l'anno per l'acqua in bottiglia, e con un piccolo incentivo Regione Lombardia riesce a dare un innesco economico non di poco conto. Nell'arco di breve tempo, infatti, la Regione contribuirà ad aprire centinaia di punti di distribuzione dell'acqua, dando il via a un'idea diversa dell'utilizzo del servizio pubblico e un ausilio alla cultura e al valore di comunità che va sempre sostenuto".
In numerose province i consorzi e gli Aato hanno già predisposto, in collaborazione con i Comuni, i progetti dei punti di distribuzione, che stanno riscuotendo un ottimo successo in termini di sensibilizzazione all'utilizzo dell'acqua del rubinetto. In termini di risparmio ambientale una maggiore sensibilizzazione su questo tema potrebbe portare a un equilibrio tra consumo di acqua in bottiglia e di quella direttamente erogata dalla rete del servizio idrico. A sostenere questa scelta sono i numeri: l'Italia è il primo paese d'Europa e terzo nel mondo per consumo di acqua in bottiglia, con un consumo medio (dati 2007) di 196 litri per abitante l'anno. In generale 2 italiani su 3 non si fidano dell'acqua del rubinetto. Nel Belpaese per il trasporto dell'acqua in bottiglia circolano ogni anno circa 300mila tir e solo nel 2009 sono stati raccolti 6 miliardi di bottiglie di plastica.

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