Buona festa dei lavoratori a tutti. Perché il lavoro deve continuare ad essere la priorità. Un lavoro dignitoso, equamente retribuito, giusto e soprattutto sicuro. Nell'era della digitalizzazione avanzata è inaccettabile l'aumento di morti sul lavoro. 3 milioni nel mondo, oltre 220 dall'inizio dell'anno solo in Italia. Numeri dietro i quali ci sono vite spezzate, famiglie colpite, legami interrotti e, troppe volte, diritti negati. Un'emergenza che ci deve vedere uniti, anche per questo ho voluto essere a Prato oggi alla manifestazione nazionale promossa da CGIL, CISL e UIL. Per dire ancora che c'è bisogno di rafforzare le protezioni dei lavoratori, soprattutto di quelli più fragili, precari, sfruttati. Degli invisibili. E in un tempo in cui siamo sempre più nodi individuali di una rete, c'è bisogno di innovare anche il ruolo dei sindacati. Perché fare sindacato oggi vuol dire stare nella modernità, non solo evocare una storia gloriosa.
Buona festa dei lavoratori a chi anche oggi lavora, a chi il lavoro lo sta cercando o chi dopo aver lavorato una vita tiene in piedi la famiglia. Buona festa ai lavoratori disabili, a chi è impegnato nel sociale, a chi garantisce a tutti noi tutela della salute e sicurezza. Buona festa agli agricoltori, agli artigiani, ai commercianti, ai piccoli e medi imprenditori che sono la spina dorsale della nostra economia. Buona festa ai giovani, nelle loro mani ci dovrà essere sempre la forza per difendere e realizzare con orgoglio l'articolo 1 della nostra Costituzione "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro".
Maurizio Martina
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