Vent’anni di propaganda leghista in provincia di Varese si sgretolano di
fronte ai numeri impietosi del bilancio della nostra Provincia, che svelano una
gestione irresponsabile dell’ente da parte del leghista Dario Galli, prima
presidente e poi commissario.
In seguito alla verifica degli equilibri del bilancio 2014 operata dalla
maggioranza, guidata dal PD, che da
ottobre governa l’ente varesino, è emerso questo: su un
bilancio complessivo di 100 milioni di euro, tra residui attivi inesistenti e
residui passivi non riportati da chi ci ha preceduti, ne mancano all’appello
circa 50.
Il presidente della Provincia in pectore, Gunnar Vincenzi così ha
illustrato lo stato in cui versano i conti della nostra Provincia: «Il nostro puntuale
lavoro di preparazione del consuntivo 2014, avvalorato anche dalla relazione
del Collegio dei Revisori dei Conti ha purtroppo certificato che nel bilancio
della Provincia di Varese, approvato dall’ex Commissario straordinario per il
2014, sono presenti residui attivi insussistenti per una cifra pari a 29
milioni di euro, inseriti nel bilancio fin dal rendiconto dell’anno 2012. Tali
residui attivi sono, in concreto, presunti crediti della Provincia che in
realtà non esistono. A fronte di tali presunte entrate per 29 milioni di euro,
neppure è stato inserito tra le passività l’importo di 22 milioni di euro che
la Provincia deve allo Stato per l’anno 2014, per effetto della Spending review
e che lo Stato si riprenderà quest’anno forzosamente».
Cifre pesantissime su un bilancio di circa 100 milioni di euro.
Il Presidente ha poi concluso fissando l’obiettivo e prospettando i
prossimi passi: «Alla luce di questi fatti l’urgenza è salvare la Provincia di
Varese mettendo in campo tutte le azioni possibili per difendere i servizi che
garantiamo ai quasi 900 mila cittadini e ai 139 Comuni.
E’ nostro dovere ora inviare la relazione dei Revisori alla Corte dei
Conti.
Abbiamo davanti a noi un cammino non facile, che si somma alle difficoltà
che hanno tutte le altre Provincie lombarde per l’applicazione della Legge Delrio.
Un cammino che faremo insieme alla Corte dei Conti e all’Unione Province italiane».
Di fronte a questa situazione impietosa, è innegabile la responsabilità
politica dell’ex commissario leghista e dei partiti che lo hanno sempre
sostenuto.
In ogni caso, non lo si può negare: un buco di questa portata nei conti
della Provincia preoccupa profondamente gli attuali amministratori dell’ente,
consapevoli di come importanti servizi che esso eroga a favore dei cittadini
varesini potrebbero esserne compromessi.
All’esperienza amministrativa di tutti i membri di maggioranza del
consiglio provinciale e la loro determinazione nel cercare le misure più idonee
per risolvere questo gravissimo problema si contrappone la minoranza, targata
Lega Nord e Forza Italia, che invoca con forza e una buona dose d’irresponsabilità,
le dimissioni di tutto il consiglio provinciale.
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