I sindacati, che hanno partecipato agli incontri, dicono che la scelta dell’azienda non tiene conto degli investimenti fatti nello stabilimento di Origgio e mirati alla produzione di Maalox. Inoltre sul piano etico non si può non tener conto di una decisione che in questo momento di grave crisi economica penalizza un territorio che in questo periodo è già troppo duramente colpito dalla crisi occupazionale. La situazione è ora in una fase di stallo. Dopo lo sciopero i lavoratori torneranno in azienda i sindacati hanno già chiesto un incontro con il Ministero per costringere la proprietà, una multinazionale francese, a rivedere il piano e hanno chiesto alla Provincia di intervenire perché la situazione varesina è a rischio. Il nostro capogruppo consigliare Paolo Balduzzi ha incontrato venerdì mattina i lavoratori della Sanofi – Aventis che erano in sciopero e dalle notizie raccolte, ci ha informato che solo per 30 dei 130 lavoratori probabilmente si riuscirà a studiare meccanismi di uscita (prepensionamento), ma per gli altri non sembra ci sia speranza. In alcuni casi si tratta di famiglie intere, in altri di persone con il coniuge già in cassa integrazione. Lavoratori oltre i 40 anni, per cui una eventuale ricollocazione non è certo semplice. Siamo solidali con i lavoratori e già nel prossimo Consiglio Comunale proporremo una mozione sul caso Sanofi e ci attiveremo con i rappresentanti del PD a livello provinciale, regionale e nazionale.
Insieme per Origgio chiede all’amministrazione Comunale di aprire un tavolo su questa realtà e La invita a promuovere subito un incontro con le parti sociali (Azienda e lavoratori) in modo che si possano conoscere i dettagli e valutare, attraverso una maggior conoscenza della situazione i diversi casi dei lavoratori che potrebbero essere coinvolti nella ristrutturazione prevista. Noi riteniamo più che mai necessaria ed urgente la formazione di una “commissione anticrisi” che si occupi di conoscere la situazione occupazionale del nostro territorio. La stessa, in concerto con le parti sociali, dovrà ricercare e favorire soluzioni possibili per le diverse situazioni, attivare l’Ente Locale ad assumere iniziative mirate ed avviare percorsi in grado di garantire il necessario supporto nei casi di provata necessità.
Nel sollecitare l’intervento dell’Amministrazione, ci auguriamo che tutti, di fronte alla gravità della situazione, siano in grado di assumersi le proprie responsabilità.
Nessun commento:
Posta un commento