Prima realtà italiana a farlo, il Comune di Napoli rende operativa la volontà refendaria e trasforma l’Arin, società che fino ad oggi ha gestito il ciclo dell’acqua, in Abc, Acqua bene comune. La neonata azienda si caratterizza per essere una società speciale di diritto pubblico i cui obiettivi saranno «il pareggio di bilancio attraverso l'attuazione dei principi di efficacia, trasparenza ed economicità». A stabilirlo, l’atto voluto dal sindaco De Magistris e dalla sua giunta e che ora dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. «L’acqua a Napoli è pubblica e accessibile a tutti. La nuova società - ha spiegato il sindaco - sarà gestita con criteri di trasparenza e di piena garanzia della salute pubblica, con il controllo dei costi». E ora De Magistris pensa a internazionalizzare questa esperienza attraverso un gemellaggio con il Comune di Parigi, «una eventualità di cui ho discusso con l’ex primo ministro francese, Lione Jospin», annuncia il primo cittadino.
L’Unità: Sabato 24 Settembre 2011 Anno 88 n. 262
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